Spesso si fa una grande confusione tra le figure di interprete e traduttore. In realtà queste figure sono ben diverse ed hanno percorsi di studio diversi. Inoltre non vanno confusi con chi consegue una laurea in lingue in quanto, pur dando ottimi profili professionali, non sono idonee per queste professioni.
Traduttori e interpreti
Due professioni diverse, che lavorano con modalità e tempi diversi ed hanno obiettivi diversi, ma che spesso vengono confuse. Capita, infatti, molto spesso di vedere durante un’intervista assegnare il titolo di “traduttore” a chi sta simultaneamente traducendo l’intervistato. In realtà la figura professionale che sta traducendo non è un traduttore, ma un interprete.
La figura dell’interprete lavora in velocità, traduce simultaneamente frase per frase mentre queste vengono pronunciate e non ha il tempo di pensare al termine più indicato da utilizzare per ogni parola.
Esistono diverse tipologie di interpreti:
- L’interprete di conferenza o parlamentare: alla figura professionale è richiesta la capacità di lavorare in cabina di simultanea oppure in consecutiva. In questo caso traduce il discorso dopo aver preso appunti con un sistema di simboli e abbreviazioni.
- In alcune circostanze può essere richiesto di lavorare in “chuchotage” ovvero l’interprete sussurra all’orecchio dell’ascoltatore.
- L’interprete di trattativa, a differenza di quello di conferenza, svolge un ruolo fondamentale nella trattativa e costituisce una figura determinante per l’esito del negoziato.
Il traduttore
Se, come abbiamo scritto, in caso di una traduzione simultanea o consecutiva parliamo di interpreti, nel caso di una traduzione di un libro parliamo invece di traduttore. A differenza dell’interprete, il lavoro del traduttore non è simultaneo, ma richiede un periodo di tempo maggiore poiché prevede la traduzione di un testo che tiene conto anche del tono, del significato e dello stile. Per tradurre adeguatamente il testo, il traduttore deve avere una cultura e una conoscenza molto approfondita della materia che sta trattando e del contesto storico. In genere sono specializzati nell’ambito o nella materia in cui vengono chiamati, infatti tradurre un testo letterario è diverso dal tradurre un testo commerciale.
L’opera del traduttore non è simultanea, anzi. In genere il lavoro del traduttore inizia nel momento in cui la scrittura del testo da tradurre viene completata.
Entrambe le professioni hanno difficoltà specifiche e diverse per cui non si può fare una scaletta delle difficoltà. Entrambe le professioni non devono però limitarsi a studiare le lingue. Infatti, un buon professionista oltre ad una padronanza delle tecniche di traduzione o interpretariato ed una approfondita conoscenza della lingua deve avere anche una grande cultura. Spesso, entrambe le professioni, devono recarsi all’estero per perfezionare la loro lingua e conoscere meglio gli usi, i costumi e la mentalità del Paese.
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