Spesso si fa una grande confusione tra le figure di interprete, traduttore e adattatore. In realtà queste tre figure sono ben diverse ed hanno percorsi di studio diversi. Inoltre non vanno confusi con chi consegue una laurea in lingue in quanto, pur dando ottimi profili professionali, non sono idonee per queste tre professioni. Il discorso è diverso nel caso in cui si abbia una laurea in Mediazione Linguistica, come quella erogata dal nostro partner ICOTEA, per cui al suo interno si possono trovare profili di traduttori e interpreti.

L’interprete

L’interprete e il traduttore sono due professioni diverse, che lavorano con modalità e tempi diversi ed hanno obiettivi diversi, ma che spesso vengono confuse. Capita, infatti, molto spesso di vedere durante un’intervista assegnare il titolo di “traduttore” a chi sta simultaneamente traducendo l’intervistato. In realtà la figura professionale che sta traducendo non è un traduttore, ma un interprete.

La figura dell’interprete lavora in velocità, traduce simultaneamente frase per frase mentre queste vengono pronunciate. Esistono diversi tipologie di interpreti:

L’interprete di conferenza o parlamentare: alla figura professionale è richiesta la capacità di lavorare in cabina di simultanea oppure in consecutiva. In questo caso traduce il discorso dopo aver preso appunti con un sistema di simboli e abbreviazioni.

In alcune circostanze può essere richiesto di lavorare in “chuchotage” ovvero l’interprete sussurra all’orecchio dell’ascoltatore.

Interpreti di trattativa, a differenza di quello di conferenza, svolge un ruolo fondamentale nella trattativa e costituisce una figura determinante per l’esito del negoziato.

Il traduttore

Se, come abbiamo scritto, in caso di una traduzione simultanea o consecutiva parliamo di interpreti, nel caso di una traduzione di un libro parliamo invece di traduttore.

A differenza dell’interprete, il lavoro del traduttore non è simultaneo, ma richiede un periodo di tempo maggiore poiché prevede la traduzione di un testo che tiene conto anche del tono, del significato e dello stile. Per tradurre adeguatamente il testo, il traduttore deve avere una cultura e una conoscenza molto approfondita della materia che sta trattando e del contesto storico. In genere è chiamato a specializzarsi nell’ambito o nella materia da tradurre. Per questo tradurre un testo letterario è diverso dal tradurre un testo commerciale.

L’adattatore

Infine, per quanto riguarda la figura dell’adattatore ci si riferisce al professionista incaricato di occuparsi dell’adattamento, ovvero la traduzione ed elaborazione sia ritmica che labiale, sincronizzata, dei dialoghi che avvengono all’interno di pellicole cinematografiche. Il professionista traduce il copione originale tenendo conto della lunghezza, delle labiali, delle vocali aperte e soprattutto della musica e delle battute originali. È una tipologia di lavoro sia tecnica (se pensiamo alla lunghezza, alle labiali e vocali aperte) sia artigianale e artistica. È un lavoro molto laborioso che richiede moltissimo tempo.

E-CONVERTER, agenzia di Traduzione, Interpretariato e Adattamento

Tutte e tre queste professioni (interprete, traduttore e adattatore) hanno difficoltà specifiche e diverse per cui non si può fare una scaletta delle difficoltà. Questi professionisti non devono però limitarsi a studiare le lingue. Infatti, lo staff di E-Converter, oltre ad una padronanza delle tecniche di traduzione, interpretariato o adattamento ed una approfondita conoscenza della lingua, possiede anche una grande cultura.

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